L'oppsizione è ben conscia di ciò, e in effetti l'unico referente del PDL è il signor Berlusconi e basta, ad un certo punto non si può nemmeno parlare di berlusconi fobia, ma proprio di partito di Berlusconi, un partito che passa il tempo a fare cazzate, che nonha problemi di maggioranze, perchè la maggioranza è lui.
giovedì 23 aprile 2009
governo del partito di Berlusconi
L'oppsizione è ben conscia di ciò, e in effetti l'unico referente del PDL è il signor Berlusconi e basta, ad un certo punto non si può nemmeno parlare di berlusconi fobia, ma proprio di partito di Berlusconi, un partito che passa il tempo a fare cazzate, che nonha problemi di maggioranze, perchè la maggioranza è lui.
domenica 19 aprile 2009
ma Alonso in Ferrari quando arriva?
Con l'asciutto le cose cambieranno? Non credo piu' di tanto in quanto il diffusore dà si' un po' di vantaggio ma non cosi' tanto, Toyota e Williams praticamente inesistenti oggi con l'asciutto potrebbero essere di nuovo davanti, pero' Vettel c'era anche in Australia, è un segnale per dire che in effetti la modifica del diffusore non dà tutti questi vantaggi.
Le Maclaren a punti, Massa fuori, probabili problemi elettrici, Raikonen solo undicesimo, non ha mai rischiato un sorpasso, forse non c'è la macchina, ma non ci sono nemmeno i piloti, per cui la Ferrari è ancora a zero punti, indietro anche tecnologicamente.
Quand'è che arriverà Alonso, sarebbe stato meglio che avessero deciso di prenderlo subito, visto che anche oggi ha fatto una buona corsa, e i suoi numeri sono in rialzo nella Renault
martedì 7 aprile 2009
dal blog di Di Pietro
Blog di Di Pietro
è più importante costruire centrali nucleari, pericolose se costruite in zone sismiche, o centrali solari ed eoliche
è più importante avere le grandi opere, o è più importante avere strade a posto senza pericoli di smottamenti, incroci a raso pericolosi.
è più importante poter ampliare le case già esistenti o veder crescere i nostri figli in mezzo al verde e ad un ambiente pulito.
case che crollano causa terremoto
Barberi: danni irragionevoli. Gli architetti: serve un piano urgente
«Cadute anche le case nuove»
Il bluff dei palazzi anti-sismici
Il presidente della Commissione grandi rischi: «Si pone il problema della qualità delle costruzioni»
L'AQUILA - Le parole che fanno più male: «Un terremoto così in California non avrebbe provocato nemmeno un morto». Le pronuncia Franco Barberi, presidente della Commissione grandi rischi. Poco prima il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ha lanciato il suo allarme: «Qui sono cadute anche le case nuove». E allora Barberi passa all’attacco: «Se è vero che anche edifici che avrebbero dovuto essere costruiti in base alle normative antisismiche hanno subito danni irragionevoli — spiega —, allora si pone il problema del controllo della qualità delle costruzioni. In particolare per le strutture pubbliche e strategiche: ospedali, scuole, edifici del governo». E invece: l’ospedale, un presidio che non dovrebbe solo restare in piedi ma anche funzionare in emergenza, è stato evacuato e dichiarato inagibile. La Casa dello Studente, costruita a metà degli anni Sessanta è crollata. Come l’hotel «Duca degli Abruzzi», che non era in un palazzo di pietra antica ed è collassato, si è accartocciato su se stesso. O la chiesa di Tempera, a sette chilometri dall’Aquila, che era un edificio moderno. E i tanti palazzi dei quartieri periferici, case da edilizia popolare, non abitazioni vecchie di secoli: con i muri crepati, gli androni in marmo sventrati.
Insomma, a L’Aquila non sono crollate soltanto le vecchie case in pietra del centro storico: il terremoto ha distrutto o danneggiato in modo tale da renderli inabitabili anche palazzi moderni. Non è solo un problema dell’Aquila né dell’Abruzzo, che pure è zona ad elevato rischio sismico. Secondo le ultime stime, in Italia ci sarebbero almeno 75-80 mila edifici pubblici da consolidare: 22 mila edifici scolastici sono in zone sismiche, 16 mila in zone ad alto rischio. Circa 9 mila non sono costruiti con criteri antisismici moderni. Gian Michele Calvi, ordinario di Costruzione in zona sismica dell’Università di Pavia e presidente del Centro europeo di ricerca e formazione in ingegneria sismica: «Se non investiamo nella messa in sicurezza degli edifici, continueremo ad avere morti. È scandaloso». Il Consiglio nazionale degli architetti invoca un piano urgente di messa in sicurezza di ampie parti delle nostre città. Il presidente degli ingegneri, Paolo Stefanelli, spiega che «tutti gli edifici costruiti negli anni 50-60, a causa del tipo di cemento armato usato, sono a rischio sismico in un tempo che va dai 5 ai 30 anni. Lo abbiamo detto tante volte, inascoltati. A oggi manca ancora una norma che renda obbligatorio il monitoraggio sul tempo di vita delle costruzioni ».
Però manca davvero solo quella, perché di norme sull’edilizia antisismica l’Italia ne ha quattro, tutte contemporaneamente in vigore. Il decreto ministeriale 16 gennaio 1996, intitolato «Norme tecniche per le costruzioni in zona sismica» e seguito, dopo il terremoto del 2003 in Molise, dall’ordinanza della Protezione civile numero 3274, che ha rimappato e riqualificato il territorio nazionale, aggiungendo zone sismiche o elevandone la classe. E poi da altri due decreti, uno del 2005, l’ultimo del 2008, che si chiama «Nuove norme tecniche per le costruzioni in zona sismica». Leggi tecniche, moderne. Poi ci sono le costruzioni. I progetti, i materiali usati, le strutture. Nelle case in cemento armato degli anni Sessanta si usavano i tondini a barra liscia, oggi esistono quelli con barre ad aderenza migliorata, che legano meglio con il calcestruzzo. Chissà com’erano quelli della casa di via XX Settembre, nel centro dell’Aquila, che adesso è un mucchio di rovine alto due metri e mezzo.
Mario Porquedduterremoto in Abruzzo distrutta L'Aquila e paesi attorno
La città non se la cava certo meglio, oltre ai morti ai feriti, decine di migliaia sono i senza tetto, palazzine crollate, anche alcune fatte di cemento armato e dichiarate antisismiche, monumenti, chiese palazzi distrutti, da un terremoto che dicono non particolarmente violento.
C'è chi dice che si il terremoto era previsto, forse è stata una fortuna, perché la protezione civile era già allertata anche per il susseguirsi di scosse nei giorni scorsi.
Anche questa mattina c'è stata una forte scossa, poco di sotto di quella dell'altra notte, gli abitanti sfollati sono chi in tende, chi nelle proprie auto, chi allo stadio, le autorità sconsigliano e a ragione di non tornare nelle proprie cas, e anche se a prima vista sembrano abitabili, dovranno prima fare i sopralluoghi.
Visite delle autorità, ma c'è una voce, la voce del Sindaco dell'Aquila, una voce che lascia trasparire sia la vicinanza con i propri cittadini, ma anche la stanchezza dell'ineluttabile, l'impotenza di fronte ad un evento così catastrofico che ha colpito così tanta gente, e lui stesso.