giovedì 11 settembre 2008

lo fanno già

Prendere le impronte ai minori che hanno compiuto un reato lo fanno già da tempo forse l'hanno sempre fatto. Sta di fatto che leggendo un'articolo dal "Corriere della Sera" si capisce perfettamente, un minore di dodici anni è stato pizzicato 46 volte dal 2006, questo ragazzino è un rumeno (o un rom forse), che entra ed esce dalle comunità, quando viene preso poco dopo è già fuggito ed è di nuovo per strada.
Il fatto di prendere le impronte ai minori che compiono reati è solo la punta di un icesberg, non si può fare solo quello, ma si dovrebbe proprio far intervenire le comunità ai quali appartengono, non hanno genitori, hanno comunque un qualche senso di appartenenza, è qui che si deve intervenire, le comunità di reinserimento non servono, allora bisogna capire cosa c'è che non va, fare un passo in dietro e guardare da dove arrivano questi ragazzini, parlare con chi li istiga a proseguire nella criminalità.
"parlare" forse è eufemistico, ma certamente bisogna intervenire su questi, se non capiscono con le buone, bisogna intervenire con le cattive, espulsioni dallo stato, ma che siano reali, non fittizie.
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